Su Audible è disponibile "Mani Pulite", il podcast ideato e prodotto da Will Media che ripercorre i due anni che hanno cambiato per sempre la storia della società e della politica italiana.
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Nel 1992 l'Italia si fermò. Si fermò davanti alle inchieste dei magistrati che si aprivano una dietro l'altra senza sosta. Il Paese intero si fermò sconvolto dal rumore delle manette, dal fruscio delle mazzette, dalle voci dei giornalisti che si affannavano e si accavallavano per raccontare le gesta di politici, di imprenditori e di giudici. Stava finendo la Milano da bere mentre echeggiavano le bombe in Sicilia; folle festanti osservavano politici incamminarsi verso la galera, osannando chi ce li mandava. È stata un'epoca lampo, due anni o poco più, ma è stata un'epoca con cui ancora oggi, l'Italia e gli italiani non hanno fatto pace. Questo podcast è un racconto di quell'epoca: l'epoca delle "Mani Pulite".
In 10 episodi da 30 minuti, ognuno introdotto da un suono simbolico dell’epoca e condito con i contributi originali dei protagonisti, Mia Ceran ripercorre i due anni che cambiarono per sempre la storia della società e della politica italiana. Tra questi, la “madre di tutte le tangenti” legata all’affare Enimont, il famoso “lancio delle monetine” contro Bettino Craxi fuori dall’Hotel Raphael di Roma e la “discesa in campo” di Silvio Berlusconi. Un racconto che non vuole dare risposte, ma interrogarsi su cosa sia stato davvero – e cosa sia ancora adesso – Tangentopoli per l’Italia e gli Italiani.
Le puntate del podcast
1- Il “mariuolo” che fece iniziare tutto
È il 17 febbraio 1992. In Italia impazza il karaoke di Fiorello. A Milano tale Mario Chiesa viene beccato a intascare una tangente. E, per una serie di ragioni, inizia a fare altri nomi…
2 – L’uomo che c’azzecca
Si chiama Antonio Di Pietro, è un ex operaio diventato procuratore. E nel giro di pochi mesi diventa l’italiano più popolare del mondo.
3 – Il pool di giornalisti
Ogni impresa ha dei narratori. Mani Pulite è stata raccontata da una nuova generazione di cronisti. Che, al pari dei magistrati, si mettono anche loro in pool.
4 – Lingotti d’oro e Madonne di Pompei
Come si trasporta una tangente? C’era chi usava valigette, chi bustine, chi addirittura i tubi dei Baci Perugina. E chi, anche, è stato accusato di «truffa alla Madonna».
5 – La madre di tutte le tangenti
Si chiama «Tangente Enimont», ma è più famosa come «la madre di tutte le tangenti»: oltre 150 miliardi, da destinare a più partiti. Protagonista, l’imprenditore Raul Gardini.
6 – Bang
Durante Mani Pulite sono stati 41 i suicidi di persone indagate o in procinto di esserlo. Una cifra che ha spinto molti a criticare l’operato della magistratura.
7 – Dall’oro alle monetine
È 30 aprile 1993. Il segretario del Partito Socialista Italiano Bettino Craxi, uscendo dall’Hotel Raphael di Roma, viene assaltato da una folla inferocita che gli tira di tutto. È la fine della Prima Repubblica.
8 – “E la sinistra?”
Una delle maggiori obiezioni poste ai magistrati dai critici di Mani Pulite è che dall’indagine vennero risparmiati i politici di sinistra. Ma è stato proprio così?
9 – Il paese che amo
La Prima Repubblica è finita. Il 26 gennaio 1994, il presidente delle Reti Fininvest Silvio Berlusconi annuncia con un videomessaggio la sua «discesa in campo».
10 – Che fine hanno fatto
C’è chi è diventato volontario in carcere, chi è stato ritrovato abbandonato in un ospizio, chi è tornato a fare l’agricoltore felice. Che fine hanno fatto oggi i protagonisti di Mani Pulite?
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